mercoledì 29 agosto 2012

Incubo di fine estate



Devo farmi un paio di occhiali nuovi. Montatura nera, leggermente squadrata, non tanto grandi da farmi sembrare una nerd, né così piccoli da darmi un'aria da professoressa di matematica che oscilla tra una malcelata frustrazione e un non troppo sottile accenno di pornografia da videonoleggio. Un paio di occhiali che simboleggi la svolta, il cambiamento, il passaggio alla vita da persona seria, quello che tutti, da almeno qualche anno, aspettano con ansia che io faccia. Togliere qualche orecchino ed alleggerire il trucco e, sì, comprare qualche camicia, a maniche lunghe ovviamente, così quell'orribile patacca non si vede, che io te lo dicevo che poi a lavorare negli uffici mica ti vogliono. E poi una casa, una casa vera, perché è ora di smetterla con i materassi sul pavimento e le stanze senza armadio, che tanto a che mi serve che fra poco me ne vado, basta con le finte permanenze, basta con questa storia di lasciare la valigia aperta accanto al letto, con i vestiti più pesanti ancora sul fondo, basta con le liste di posti strani da vedere. Qualcuno mi ha detto che adesso dovrei iniziare a viaggiare in coppia. In coppia. Come se non fosse sufficiente portarmi dietro la metà paranoica di me stessa, quella che davanti a ogni scorcio, prima del click e dello scatto del rullino mi sussurra, sempre, puntualmente, anche quest'esperienza è agli sgoccioli, sorellina. E tu sei così indietro sulla tabella di marcia. Bene, dovrò rallentare, vedrò tutto attraverso le mie lenti spesse, berrò caffè ristretto in un tempo record di otto secondi, ché passeggiare con un bicchierone pieno di brodaglia allungata con acqua tiepida è sconveniente, è rilassato. Mi farò inghiottire dai ritmi di una grigia respirazione frenetica, mangerò da sterili scatolette di plastica, lavorerò sulla tonicità dei muscoli delle mie cosce, sulle mie unghie ci sarà solo smalto trasparente.
E la sera mi toglierò le scarpe, lascerò lì quei dieci, fasulli centimetri, calpesterò il parquet dell'ingresso, mi guarderò allo specchio, e spoglierò il mio uomo iniziando dalla cravatta.
Buonanotte, tesoro.