Devo farmi un paio di occhiali nuovi.
Montatura nera, leggermente squadrata, non tanto grandi da farmi
sembrare una nerd, né così
piccoli da darmi un'aria da professoressa di matematica che oscilla
tra una malcelata frustrazione e un non troppo sottile accenno di
pornografia da videonoleggio. Un paio di occhiali che simboleggi la
svolta, il cambiamento, il passaggio alla vita da persona
seria, quello che tutti, da
almeno qualche anno, aspettano con ansia che io faccia. Togliere
qualche orecchino ed alleggerire il trucco e, sì, comprare qualche
camicia, a maniche lunghe ovviamente, così quell'orribile
patacca non si vede, che io te lo dicevo che poi a lavorare negli
uffici mica ti vogliono. E poi
una casa, una casa vera, perché è ora di smetterla con i materassi
sul pavimento e le stanze senza armadio, che tanto a che mi
serve che fra poco me ne vado,
basta con le finte permanenze, basta con questa storia di lasciare la
valigia aperta accanto al letto, con i vestiti più pesanti ancora
sul fondo, basta con le liste di posti strani da vedere. Qualcuno mi
ha detto che adesso dovrei iniziare a viaggiare in coppia.
In coppia. Come se non fosse
sufficiente portarmi dietro la metà paranoica di me stessa, quella
che davanti a ogni scorcio, prima del click e
dello scatto del rullino mi sussurra, sempre, puntualmente, anche
quest'esperienza è agli sgoccioli, sorellina. E tu sei così
indietro sulla tabella di marcia.
Bene, dovrò rallentare, vedrò tutto attraverso le mie lenti spesse,
berrò caffè ristretto in un tempo record di otto secondi, ché
passeggiare con un bicchierone pieno di brodaglia allungata con acqua
tiepida è sconveniente, è rilassato.
Mi farò inghiottire dai ritmi di una grigia respirazione frenetica,
mangerò da sterili scatolette di plastica, lavorerò sulla tonicità
dei muscoli delle mie cosce, sulle mie unghie ci sarà solo smalto
trasparente.
E la sera mi
toglierò le scarpe, lascerò lì quei dieci, fasulli centimetri,
calpesterò il parquet dell'ingresso, mi guarderò allo specchio, e
spoglierò il mio uomo iniziando dalla cravatta.
Buonanotte, tesoro.